Le liste di attesa per le prestazioni sanitarie in Italia sono regolamentate da diverse normative, tra cui il Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA) e il Decreto legislativo 124/1998, che disciplina i tempi di attesa in base alla priorità indicata sulla ricetta medica.
Classi di Priorità per le Prestazioni Sanitarie
Le ricette mediche possono riportare una classe di priorità che determina il tempo massimo entro cui la prestazione deve essere erogata:
1. U (URGENTE) – Prestazione da eseguire entro 72 ore (3 giorni) perché ritardarla potrebbe causare gravi danni alla salute del paziente.
2. B (BREVE) – Prestazione da eseguire entro 10 giorni per condizioni che potrebbero peggiorare rapidamente.
3. D (DIFFERIBILE) – Prestazione da eseguire entro 30 giorni per le visite specialistiche ed entro 60 giorni per gli esami diagnostici, per situazioni che possono attendere senza rischi immediati.
4. P (PROGRAMMABILE) – Prestazione da eseguire entro 120 giorni, per condizioni croniche o situazioni non urgenti.
Normativa di Riferimento
Oltre al D.lgs. 124/1998, altre leggi e piani nazionali hanno cercato di migliorare la gestione delle liste d’attesa, tra cui:
• Legge 502/1992, che ha riformato il Servizio Sanitario Nazionale.
• Legge di Bilancio 2019, che ha introdotto finanziamenti specifici per ridurre i tempi di attesa.
• PNGLA 2019-2021, che prevede strumenti di monitoraggio e sanzioni per le regioni che non rispettano i tempi massimi.
Cosa posso fare quindi se al momento della prenotazione mi comunicano che la lista d’attesa per la prestazione di cui ho necessità è bloccata?
Quando ti trovi di fronte ad una lista bloccata ti suggeriamo di:
- Segnalare il fatto inviando tramite comunicazione ufficiale (via PEC mettendoci per conoscenza) alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria, all’Assessorato alla Sanità della tua Regione e a Cittadinanzattiva il modulo per richiedere lo sblocco delle liste e l’applicazione dell’ammenda;
- Chiamare il CUP per conoscere quali altre strutture possono erogare la prestazione.
Nel caso di superamento dei tempi massimi per visite o esami, invece, cosa devo fare?
Il suggerimento è di inviare il nostro modulo all’azienda sanitaria di riferimento per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti o autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket. È bene inserirsi comunque in lista d’attesa, anche se non sono rispettate le condizioni di prescrizione, proprio per dimostrare l’impossibilità di ottenere il diritto quando si contatterà la ASL successivamente.